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Love toys

Prendersi cura di sé

Chi di voi non si è mai masturbat* nella vita? 

E, mentre lo scrivo, mi immagino le balle di fieno rotolare indiscrete nelle vostre case come nei più rispettabili film western. Ebbene si, solo lontano da occhi indiscreti ci sentiamo davvero liberi di rispondere in maniera totalmente sincera, accantonando la cultura della vergogna radicata con tanto zelo nelle nostre menti. L’autoerotismo, da quello manuale a quello con l’uso di sex toys, è una pratica che esiste da sempre. Eppure, proprio questi ultimi rimangono per molti ancora un tabù, ci si vergogna ad usarli, figuriamoci a parlarne. Ma qualcosa sta cambiando e lo dimostrano i numeri; nell’ultimo anno e mezzo infatti le vendite di giochi erotici sono cresciute del 160%. Si tratta di un mercato in evidente crescita, specialmente per quanto riguarda l’universo femminile che, secondo una ricerca condotta da Technavio, potrebbe raggiungere i 15,71 miliardi di dollari entro il 2025. Un dato interessante non solo in termini economici, ma anche sociali, che segna un piccolo traguardo all’interno del dibattuto masturbation gap (il divario di genere in fatto di autoerotismo), sdoganando un tema come la liberalizzazione della sessualità femminile. 

Quello dei love toys – come li chiama Elisa, la proprietaria di Lovever – è un mondo tutto da esplorare, e noi abbiamo scelto di farlo partendo proprio dal suo negozio, una chicca dedicata all’amore nel cuore di Torino. Lovever è un concept store unico nel suo genere, che pone l’accento sul benessere sessuale del singolo e della coppia al fine di aiutarci ad esplorare il nostro corpo, amarlo e rispettarlo coltivando il culto dell’amor proprio.

Intervista a Elisa di Lovever

Quando e come è nata l’idea di aprire un concept store dedicato all’amore?

L’idea di Lovever nasce circa una decina di anni fa. Mi trovavo in un momento della vita che potrei definire di “osservazione”. Mi ero resa conto che non esisteva un posto carino e accogliente dove poter fare un regalo al* propri* partner, che avesse proposte romantiche ma anche un po’ sexy, intriganti ma non volgari. Ed è proprio riflettendo su quest’ idea che mi sono resa conto che desideravo ricreare un luogo che avesse a che fare con l’aspetto più intimo dell’amore. 

L’amore è un sentimento che coinvolge tutti gli aspetti della nostra vita, non solo quello emotivo, ma anche quello psicologico, fisico e sessuale, che riguarda la nostra sfera personale ma anche relazionale. Insomma una “cosetta”. E così ho deciso così di buttarmi in questa complessa ma meravigliosa avventura.

Credi che le persone mostrino ancora un po’ di diffidenza verso i sex toys?

Credo che ci sia sempre maggiore interesse e curiosità verso i sex toys. Quando Lovever ha aperto (novembre 2012) molte persone erano diffidenti, ma insieme abbiamo fatto un bellissimo percorso per aumentare la consapevolezza di sé attraverso i love toys (preferisco chiamarli così). Questi sono degli strumenti davvero molto utili per imparare a conoscere il proprio corpo. Naturalmente c’è ancora molta reticenza che lega il mondo dei love toys a tabu’ sociali, su cui ci sarebbe molto di cui parlare.  Credo che ciò che aiuterebbe a scrollarsi di dosso certi pregiudizi è pensare all’acquisto di un gioco per curiosità non nei confronti del gioco in sé, ma nei confronti di se stess* e delle meravigliose potenzialità che il nostro corpo ci riserva.

Lovever non si occupa solo di piacere, ma anche di benessere sessuale. In che modo?

Lovever è un concept store dedicato all’amore. E la prima persona a cui dobbiamo rivolgere questo amore siamo noi stessi. Il modo migliore per costruire una relazione equilibrata con l’altr* è conoscerci e amarci. In questo percorso personale, prima ancora che di coppia, affrontiamo aspetti della nostra intimità che sono fondamentali per il raggiungimento del nostro benessere. Il benessere sessuale, di cui è riconosciuta la sua importanza anche dall’OMS, è un diritto di tutt* e significa non solo assenza di patologie, ma anche avere un approccio positivo, attento e rispettoso della nostra sessualità. Questa per Lovever è la premessa, è la base da cui partire. E noi la condividiamo costantemente con la nostra clientela affinché sempre più persone siano sensibilizzate rispetto all’importanza del benessere sessuale. Partendo da questo presupposto, noi di Lovever aiutiamo e consigliamo le soluzioni migliori rispetto alla specificità di ognuno.

Come mai in negozio ci sono più articoli dedicati al piacere femminile rispetto a quello maschile?

L’offerta di Lovever è solo apparentemente “al femminille”. Credo si possa cadere facilmente in questo equivoco per l’ambiente all’interno del quale ci si trova. Per quanto riguarda i love toys, non c’è distinzione di genere e i prodotti che seleziono sono rivolti a tutt*. Inoltre, ritengo che i giochi possano essere molto efficaci non solo nell’utilizzo personale, per aiutarci a sviluppare una profonda conoscenza del nostro corpo e di ciò che ci dà piacere, ma anche nel gioco di coppia. Addirittura esistono prodotti che nascono proprio con l’obiettivo di essere condivisi.

Quali caratteristiche devono avere i sex toys che scegli per Lovever?

La selezione dei prodotti si basa su tre criteri per me fondamentali: qualità del prodotto (materiale con cui è realizzato e performance del motore nel caso ce l’abbia), estetica accattivante ed ergonomicamente funzionale e…che non sia realistico! I love toys sono, come suggerisce il nome, dei giochi e trovo fuorviante il fatto che possano avere forme che rimandino a parti reali del nostro corpo. Il gioco è un gioco e il corpo umano è tutta un’altra cosa. I love toys non sono i sostituti di nessuno. 

Alcuni uomini si mostrano scettici in merito all’uso di sex toys per la coppia perché si sentono “sostituiti”. Come si possono introdurre senza creare loro disagio?

Alcuni uomini, ma per fortuna sempre meno, tendono a temere i giochi. Pensano di non essere all’altezza della performance di un vibratore. Ma questo è davvero un grosso errore. Probabilmente è un vecchio retaggio che arriva dalla cultura pornografica in cui si crede che il vibratore, per essere soddisfacente, debba essere voluminoso e realistico. E così negli uomini scatta il senso di competizione e poi di frustrazione. Ma alle donne non piace e non serve un prodotto così. Non servono prodotti grandi. Servono prodotti con un’ergonomia mirata all’esigenza di ogni specifica donna. Siamo tutte diverse e con desideri e necessità che non sempre coincidono. Non esiste un prodotto universale che vada bene per tutte. Tantomeno un pene finto. È importante che gli uomini comprendano di avere nei giochi dei grandi alleati. Il momento dell’amore può prolungarsi molto di più, può variare, può riservare nuove esperienze. Non solo per la compagna.

Per introdurre un gioco nella coppia è necessario innanzitutto condividere questo desiderio, parlarne con serenità e poi suggerire qualche piccola proposta. Molte coppie decidono di venire da Lovever proprio per scegliere il loro primo gioco insieme. È un momento davvero molto romantico e di condivisione. Insieme valutiamo la soluzione migliore a seconda delle esigenze e dei desideri della coppia.

Quali sono gli articoli più venduti nel tuo negozio?

Lovever ha una proposta di prodotti molto ampia che va al di là dei love toys. Biancheria intima, loungewear, cosmetica erotica, accessori… ci sono davvero moltissime soluzioni. Questo naturalmente per cercare di soddisfare le esigenze di tutt*. Per cui è difficile dire quali siano i prodotti più venduti, potrei dire quali sono i prodotti più regalati. In tal caso c’è sicuramente la biancheria intima, insieme alla cosmetica anche se, devo dire, che i love toys iniziano ad essere un regalo sempre più gradito che spesso le donne si fanno tra di loro.

Quale potrebbe essere il consiglio migliore su come scegliere un sex toy per chi si affaccia per la prima volta a questo mondo?

Il primo consiglio che darei è di non buttarsi a caso, di non scegliere in base al prezzo o in base a quello che ha comprato la nostra amica. L’offerta è troppo vasta e tende a confondere. Soprattutto se non si hanno le idee chiare di ciò che si sta cercando. 

Io suggerisco di cominciare sempre con una prodotto di buona qualità, con un po’ di funzionalità con le quali cominciare ad esplorare. Non c’è un prodotto in particolare perché non siamo tutt* ugual* e arriviamo da vissuti molto differenti. Da Lovever accompagniamo la clientela in questa scelta attraverso una chiacchierata in cui possano emergere interessi, curiosità e guidarla così nella direzione migliore.

Quale dei vostri articoli consiglieresti di più?

Tutti. Ogni prodotto che è stato selezionato è lì per un motivo ed è lì per qualcuno in particolare. Il prodotto che consiglierei è quello più adatto a ciò che si sta cercando. Capita che alcune persone arrivino in negozio senza sapere esattamente da che parte cominciare. Noi le aiutiamo ad orientarsi e a capire insieme il vero motivo che le ha spinte ad entrare da Lovever. E da Lovever si entra per motivi diversissimi: per il proprio piacere, per un regalo, per superare un trauma, per proporsi all’altro… e sono tutti motivi bellissimi per prendersi cura di sé e della persona a cui vogliamo dedicarci.

Words: Giorgia Ribaldone

Words and toys: Lovever

Photographer: Chiara Fontanot

Layout: Sara Zampirollo

Sfoglia la gallery di Love toys

Leggi l’articolo precedente: Ikigai

Love toys

Prendersi cura di sé

Chi di voi non si è mai masturbat* nella vita? 

E, mentre lo scrivo, mi immagino le balle di fieno rotolare indiscrete nelle vostre case come nei più rispettabili film western. Ebbene si, solo lontano da occhi indiscreti ci sentiamo davvero liberi di rispondere in maniera totalmente sincera, accantonando la cultura della vergogna radicata con tanto zelo nelle nostre menti. L’autoerotismo, da quello manuale a quello con l’uso di sex toys, è una pratica che esiste da sempre. Eppure, proprio questi ultimi rimangono per molti ancora un tabù, ci si vergogna ad usarli, figuriamoci a parlarne. Ma qualcosa sta cambiando e lo dimostrano i numeri; nell’ultimo anno e mezzo infatti le vendite di giochi erotici sono cresciute del 160%. Si tratta di un mercato in evidente crescita, specialmente per quanto riguarda l’universo femminile che, secondo una ricerca condotta da Technavio, potrebbe raggiungere i 15,71 miliardi di dollari entro il 2025. Un dato interessante non solo in termini economici, ma anche sociali, che segna un piccolo traguardo all’interno del dibattuto masturbation gap (il divario di genere in fatto di autoerotismo), sdoganando un tema come la liberalizzazione della sessualità femminile. 

Quello dei love toys – come li chiama Elisa, la proprietaria di Lovever – è un mondo tutto da esplorare, e noi abbiamo scelto di farlo partendo proprio dal suo negozio, una chicca dedicata all’amore nel cuore di Torino. Lovever è un concept store unico nel suo genere, che pone l’accento sul benessere sessuale del singolo e della coppia al fine di aiutarci ad esplorare il nostro corpo, amarlo e rispettarlo coltivando il culto dell’amor proprio.

Intervista a Lovever

Quando e come è nata l’idea di aprire un concept store dedicato all’amore?

L’idea di Lovever nasce circa una decina di anni fa. Mi trovavo in un momento della vita che potrei definire di “osservazione”. Mi ero resa conto che non esisteva un posto carino e accogliente dove poter fare un regalo al* propri* partner, che avesse proposte romantiche ma anche un po’ sexy, intriganti ma non volgari. Ed è proprio riflettendo su quest’ idea che mi sono resa conto che desideravo ricreare un luogo che avesse a che fare con l’aspetto più intimo dell’amore. 

L’amore è un sentimento che coinvolge tutti gli aspetti della nostra vita, non solo quello emotivo, ma anche quello psicologico, fisico e sessuale, che riguarda la nostra sfera personale ma anche relazionale. Insomma una “cosetta”. E così ho deciso così di buttarmi in questa complessa ma meravigliosa avventura.

Credi che le persone mostrino ancora un po’ di diffidenza verso i sex toys?

Credo che ci sia sempre maggiore interesse e curiosità verso i sex toys. Quando Lovever ha aperto (novembre 2012) molte persone erano diffidenti, ma insieme abbiamo fatto un bellissimo percorso per aumentare la consapevolezza di sé attraverso i love toys (preferisco chiamarli così). Questi sono degli strumenti davvero molto utili per imparare a conoscere il proprio corpo. Naturalmente c’è ancora molta reticenza che lega il mondo dei love toys a tabu’ sociali, su cui ci sarebbe molto di cui parlare. 

Credo che ciò che aiuterebbe a scrollarsi di dosso certi pregiudizi è pensare all’acquisto di un gioco per curiosità non nei confronti del gioco in sé, ma nei confronti di se stess* e delle meravigliose potenzialità che il nostro corpo ci riserva.

Lovever non si occupa solo di piacere, ma anche di benessere sessuale. In che modo?

Lovever è un concept store dedicato all’amore. E la prima persona a cui dobbiamo rivolgere questo amore siamo noi stessi. Il modo migliore per costruire una relazione equilibrata con l’altr* è conoscerci e amarci. In questo percorso personale, prima ancora che di coppia, affrontiamo aspetti della nostra intimità che sono fondamentali per il raggiungimento del nostro benessere. Il benessere sessuale, di cui è riconosciuta la sua importanza anche dall’OMS, è un diritto di tutt* e significa non solo assenza di patologie, ma anche avere un approccio positivo, attento e rispettoso della nostra sessualità. Questa per Lovever è la premessa, è la base da cui partire. E noi la condividiamo costantemente con la nostra clientela affinché sempre più persone siano sensibilizzate rispetto all’importanza del benessere sessuale. Partendo da questo presupposto, noi di Lovever aiutiamo e consigliamo le soluzioni migliori rispetto alla specificità di ognuno.

Come mai in negozio ci sono più articoli dedicati al piacere femminile rispetto a quello maschile?

L’offerta di Lovever è solo apparentemente “al femminille”. Credo si possa cadere facilmente in questo equivoco per l’ambiente all’interno del quale ci si trova. Per quanto riguarda i love toys, non c’è distinzione di genere e i prodotti che seleziono sono rivolti a tutt*. Inoltre, ritengo che i giochi possano essere molto efficaci non solo nell’utilizzo personale, per aiutarci a sviluppare una profonda conoscenza del nostro corpo e di ciò che ci dà piacere, ma anche nel gioco di coppia. Addirittura esistono prodotti che nascono proprio con l’obiettivo di essere condivisi.

Quali caratteristiche devono avere i sex toys che scegli per Lovever?

La selezione dei prodotti si basa su tre criteri per me fondamentali: qualità del prodotto (materiale con cui è realizzato e performance del motore nel caso ce l’abbia), estetica accattivante ed ergonomicamente funzionale e…che non sia realistico! I love toys sono, come suggerisce il nome, dei giochi e trovo fuorviante il fatto che possano avere forme che rimandino a parti reali del nostro corpo. Il gioco è un gioco e il corpo umano è tutta un’altra cosa. I love toys non sono i sostituti di nessuno. 

Alcuni uomini si mostrano scettici in merito all’uso di sex toys per la coppia perché si sentono “sostituiti”. Come si possono introdurre senza creare loro disagio?

Alcuni uomini, ma per fortuna sempre meno, tendono a temere i giochi. Pensano di non essere all’altezza della performance di un vibratore. Ma questo è davvero un grosso errore. Probabilmente è un vecchio retaggio che arriva dalla cultura pornografica in cui si crede che il vibratore, per essere soddisfacente, debba essere voluminoso e realistico. E così negli uomini scatta il senso di competizione e poi di frustrazione. Ma alle donne non piace e non serve un prodotto così. Non servono prodotti grandi. Servono prodotti con un’ergonomia mirata all’esigenza di ogni specifica donna. Siamo tutte diverse e con desideri e necessità che non sempre coincidono. Non esiste un prodotto universale che vada bene per tutte. Tantomeno un pene finto. È importante che gli uomini comprendano di avere nei giochi dei grandi alleati. Il momento dell’amore può prolungarsi molto di più, può variare, può riservare nuove esperienze. Non solo per la compagna.

Per introdurre un gioco nella coppia è necessario innanzitutto condividere questo desiderio, parlarne con serenità e poi suggerire qualche piccola proposta. Molte coppie decidono di venire da Lovever proprio per scegliere il loro primo gioco insieme. È un momento davvero molto romantico e di condivisione. Insieme valutiamo la soluzione migliore a seconda delle esigenze e dei desideri della coppia.

Quali sono gli articoli più venduti nel tuo negozio?

Lovever ha una proposta di prodotti molto ampia che va al di là dei love toys. Biancheria intima, loungewear, cosmetica erotica, accessori… ci sono davvero moltissime soluzioni. Questo naturalmente per cercare di soddisfare le esigenze di tutt*. Per cui è difficile dire quali siano i prodotti più venduti, potrei dire quali sono i prodotti più regalati. In tal caso c’è sicuramente la biancheria intima, insieme alla cosmetica anche se, devo dire, che i love toys iniziano ad essere un regalo sempre più gradito che spesso le donne si fanno tra di loro.

Quale potrebbe essere il consiglio migliore su come scegliere un sex toy per chi si affaccia per la prima volta a questo mondo?

Il primo consiglio che darei è di non buttarsi a caso, di non scegliere in base al prezzo o in base a quello che ha comprato la nostra amica. L’offerta è troppo vasta e tende a confondere. Soprattutto se non si hanno le idee chiare di ciò che si sta cercando. 

Io suggerisco di cominciare sempre con una prodotto di buona qualità, con un po’ di funzionalità con le quali cominciare ad esplorare. Non c’è un prodotto in particolare perché non siamo tutt* ugual* e arriviamo da vissuti molto differenti. Da Lovever accompagniamo la clientela in questa scelta attraverso una chiacchierata in cui possano emergere interessi, curiosità e guidarla così nella direzione migliore.

Quale dei vostri articoli consiglieresti di più?

Tutti. Ogni prodotto che è stato selezionato è lì per un motivo ed è lì per qualcuno in particolare. Il prodotto che consiglierei è quello più adatto a ciò che si sta cercando. Capita che alcune persone arrivino in negozio senza sapere esattamente da che parte cominciare. Noi le aiutiamo ad orientarsi e a capire insieme il vero motivo che le ha spinte ad entrare da Lovever. E da Lovever si entra per motivi diversissimi: per il proprio piacere, per un regalo, per superare un trauma, per proporsi all’altro… e sono tutti motivi bellissimi per prendersi cura di sé e della persona a cui vogliamo dedicarci.

Words: Giorgia Ribaldone

Words and toys: Lovever

Photographer: Chiara Fontanot

Layout: Sara Zampirollo

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Leggi l’articolo precedente: Ikigai

Love toys

Prendersi cura di sé

Chi di voi non si è mai masturbat* nella vita? 

E, mentre lo scrivo, mi immagino le balle di fieno rotolare indiscrete nelle vostre case come nei più rispettabili film western. Ebbene si, solo lontano da occhi indiscreti ci sentiamo davvero liberi di rispondere in maniera totalmente sincera, accantonando la cultura della vergogna radicata con tanto zelo nelle nostre menti. L’autoerotismo, da quello manuale a quello con l’uso di sex toys, è una pratica che esiste da sempre. Eppure, proprio questi ultimi rimangono per molti ancora un tabù, ci si vergogna ad usarli, figuriamoci a parlarne. Ma qualcosa sta cambiando e lo dimostrano i numeri; nell’ultimo anno e mezzo infatti le vendite di giochi erotici sono cresciute del 160%. Si tratta di un mercato in evidente crescita, specialmente per quanto riguarda l’universo femminile che, secondo una ricerca condotta da Technavio, potrebbe raggiungere i 15,71 miliardi di dollari entro il 2025. Un dato interessante non solo in termini economici, ma anche sociali, che segna un piccolo traguardo all’interno del dibattuto masturbation gap (il divario di genere in fatto di autoerotismo), sdoganando un tema come la liberalizzazione della sessualità femminile. 

Quello dei love toys – come li chiama Elisa, la proprietaria di Lovever – è un mondo tutto da esplorare, e noi abbiamo scelto di farlo partendo proprio dal suo negozio, una chicca dedicata all’amore nel cuore di Torino. Lovever è un concept store unico nel suo genere, che pone l’accento sul benessere sessuale del singolo e della coppia al fine di aiutarci ad esplorare il nostro corpo, amarlo e rispettarlo coltivando il culto dell’amor proprio.

Intervista a Elisa di Lovever

Quando e come è nata l’idea di aprire un concept store dedicato all’amore?

L’idea di Lovever nasce circa una decina di anni fa. Mi trovavo in un momento della vita che potrei definire di “osservazione”. Mi ero resa conto che non esisteva un posto carino e accogliente dove poter fare un regalo al* propri* partner, che avesse proposte romantiche ma anche un po’ sexy, intriganti ma non volgari. Ed è proprio riflettendo su quest’ idea che mi sono resa conto che desideravo ricreare un luogo che avesse a che fare con l’aspetto più intimo dell’amore. 

L’amore è un sentimento che coinvolge tutti gli aspetti della nostra vita, non solo quello emotivo, ma anche quello psicologico, fisico e sessuale, che riguarda la nostra sfera personale ma anche relazionale. Insomma una “cosetta”. E così ho deciso così di buttarmi in questa complessa ma meravigliosa avventura.

Credi che le persone mostrino ancora un po’ di diffidenza verso i sex toys?

Credo che ci sia sempre maggiore interesse e curiosità verso i sex toys. Quando Lovever ha aperto (novembre 2012) molte persone erano diffidenti, ma insieme abbiamo fatto un bellissimo percorso per aumentare la consapevolezza di sé attraverso i love toys (preferisco chiamarli così). Questi sono degli strumenti davvero molto utili per imparare a conoscere il proprio corpo. Naturalmente c’è ancora molta reticenza che lega il mondo dei love toys a tabu’ sociali, su cui ci sarebbe molto di cui parlare. 

Credo che ciò che aiuterebbe a scrollarsi di dosso certi pregiudizi è pensare all’acquisto di un gioco per curiosità non nei confronti del gioco in sé, ma nei confronti di se stess* e delle meravigliose potenzialità che il nostro corpo ci riserva.

Lovever non si occupa solo di piacere, ma anche di benessere sessuale. In che modo?

Lovever è un concept store dedicato all’amore. E la prima persona a cui dobbiamo rivolgere questo amore siamo noi stessi. Il modo migliore per costruire una relazione equilibrata con l’altr* è conoscerci e amarci. In questo percorso personale, prima ancora che di coppia, affrontiamo aspetti della nostra intimità che sono fondamentali per il raggiungimento del nostro benessere. Il benessere sessuale, di cui è riconosciuta la sua importanza anche dall’OMS, è un diritto di tutt* e significa non solo assenza di patologie, ma anche avere un approccio positivo, attento e rispettoso della nostra sessualità. Questa per Lovever è la premessa, è la base da cui partire. E noi la condividiamo costantemente con la nostra clientela affinché sempre più persone siano sensibilizzate rispetto all’importanza del benessere sessuale. Partendo da questo presupposto, noi di Lovever aiutiamo e consigliamo le soluzioni migliori rispetto alla specificità di ognuno.

Come mai in negozio ci sono più articoli dedicati al piacere femminile rispetto a quello maschile?

L’offerta di Lovever è solo apparentemente “al femminille”. Credo si possa cadere facilmente in questo equivoco per l’ambiente all’interno del quale ci si trova. Per quanto riguarda i love toys, non c’è distinzione di genere e i prodotti che seleziono sono rivolti a tutt*. Inoltre, ritengo che i giochi possano essere molto efficaci non solo nell’utilizzo personale, per aiutarci a sviluppare una profonda conoscenza del nostro corpo e di ciò che ci dà piacere, ma anche nel gioco di coppia. Addirittura esistono prodotti che nascono proprio con l’obiettivo di essere condivisi.

Quali caratteristiche devono avere i sex toys che scegli per Lovever?

La selezione dei prodotti si basa su tre criteri per me fondamentali: qualità del prodotto (materiale con cui è realizzato e performance del motore nel caso ce l’abbia), estetica accattivante ed ergonomicamente funzionale e…che non sia realistico! I love toys sono, come suggerisce il nome, dei giochi e trovo fuorviante il fatto che possano avere forme che rimandino a parti reali del nostro corpo. Il gioco è un gioco e il corpo umano è tutta un’altra cosa. I love toys non sono i sostituti di nessuno.

Alcuni uomini si mostrano scettici in merito all’uso di sex toys per la coppia perché si sentono “sostituiti”. Come si possono introdurre senza creare loro disagio?

Alcuni uomini, ma per fortuna sempre meno, tendono a temere i giochi. Pensano di non essere all’altezza della performance di un vibratore. Ma questo è davvero un grosso errore. Probabilmente è un vecchio retaggio che arriva dalla cultura pornografica in cui si crede che il vibratore, per essere soddisfacente, debba essere voluminoso e realistico. E così negli uomini scatta il senso di competizione e poi di frustrazione. Ma alle donne non piace e non serve un prodotto così. Non servono prodotti grandi. Servono prodotti con un’ergonomia mirata all’esigenza di ogni specifica donna. Siamo tutte diverse e con desideri e necessità che non sempre coincidono. Non esiste un prodotto universale che vada bene per tutte. Tantomeno un pene finto. È importante che gli uomini comprendano di avere nei giochi dei grandi alleati. Il momento dell’amore può prolungarsi molto di più, può variare, può riservare nuove esperienze. Non solo per la compagna.

Per introdurre un gioco nella coppia è necessario innanzitutto condividere questo desiderio, parlarne con serenità e poi suggerire qualche piccola proposta. Molte coppie decidono di venire da Lovever proprio per scegliere il loro primo gioco insieme. È un momento davvero molto romantico e di condivisione. Insieme valutiamo la soluzione migliore a seconda delle esigenze e dei desideri della coppia.

Quali sono gli articoli più venduti nel tuo negozio?

Lovever ha una proposta di prodotti molto ampia che va al di là dei love toys. Biancheria intima, loungewear, cosmetica erotica, accessori… ci sono davvero moltissime soluzioni. Questo naturalmente per cercare di soddisfare le esigenze di tutt*. Per cui è difficile dire quali siano i prodotti più venduti, potrei dire quali sono i prodotti più regalati. In tal caso c’è sicuramente la biancheria intima, insieme alla cosmetica anche se, devo dire, che i love toys iniziano ad essere un regalo sempre più gradito che spesso le donne si fanno tra di loro.

Quale potrebbe essere il consiglio migliore su come scegliere un sex toy per chi si affaccia per la prima volta a questo mondo?

Il primo consiglio che darei è di non buttarsi a caso, di non scegliere in base al prezzo o in base a quello che ha comprato la nostra amica. L’offerta è troppo vasta e tende a confondere. Soprattutto se non si hanno le idee chiare di ciò che si sta cercando. 

Io suggerisco di cominciare sempre con una prodotto di buona qualità, con un po’ di funzionalità con le quali cominciare ad esplorare. Non c’è un prodotto in particolare perché non siamo tutt* ugual* e arriviamo da vissuti molto differenti. Da Lovever accompagniamo la clientela in questa scelta attraverso una chiacchierata in cui possano emergere interessi, curiosità e guidarla così nella direzione migliore.

Quale dei vostri articoli consiglieresti di più?

Tutti. Ogni prodotto che è stato selezionato è lì per un motivo ed è lì per qualcuno in particolare. Il prodotto che consiglierei è quello più adatto a ciò che si sta cercando. Capita che alcune persone arrivino in negozio senza sapere esattamente da che parte cominciare. Noi le aiutiamo ad orientarsi e a capire insieme il vero motivo che le ha spinte ad entrare da Lovever. E da Lovever si entra per motivi diversissimi: per il proprio piacere, per un regalo, per superare un trauma, per proporsi all’altro… e sono tutti motivi bellissimi per prendersi cura di sé e della persona a cui vogliamo dedicarci.

Words: Giorgia Ribaldone

Words and toys: Lovever

Photographer: Chiara Fontanot

Layout: Sara Zampirollo

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